Teresa Consueto_ArchiMode

Ciao a tutti! Io sono Teresa Consueto, co-fondatrice di ArchiMode Studio Store.

Tante volte ho dovuto spiegare cosa è Archimode a chi mi chiedeva cosa facessi nella vita, tante volte ho dovuto raccontare come è nata l’idea di fondere uno studio con uno store.

Oggi vorrei raccontare come è nato e cosa è diventato Archimode per me, ma per farlo devo fare un passo indietro e parlarvi un po’ di me.

Sono sempre stata una persona silenziosa e riservata ma anche forte e determinata. Ho sempre voluto studiare architettura ed ho affrontato il test di ingresso senza valutare altre alternative, io dovevo essere un architetto! Appena laureata ho lavorato in vari studi per imparare davvero cosa significa progettare, immaginare, dirigere i lavori e poter poi vivere l’emozione di vedere le tue idee prender forma, di camminare nei tuoi progetti.

Poi in un momento particolare della mia vita, Sabina, collega e compagna di studi da anni, mi ha raccontato del suo sogno di far nascere qualcosa di tutto suo, di tutto nostro.  Aveva sempre parlato di questo sogno in realtà, ma in quel momento senza rendercene conto ci siamo ritrovate a parlarne sempre più spesso, e quel qualcosa, che non aveva ancora una definizione precisa, quasi per gioco, giorno dopo giorno prendeva forma, si arricchiva di dettagli, di sogni, di sfumature…e, in fondo, sognare non costava nulla. Non so se all’inizio ci credevo davvero, sicuramente una parte di me, quella più riflessiva e razionale, si rendeva conto che sarebbe stata un’avventura forse troppo grande per due sognatrici come noi, due sognatrici appassionate del proprio lavoro, ma a mio parere pur sempre solo sognatrici. Finché una sera, quasi casualmente, ho raccontato scherzosamente tutto a Tommy, il mio miglior amico prima che marito, e lui mi ha risposto solo con un secco “Perchè no?” (si, non servono molte parole tra di noi!)

Ecco, per me Archimode è nato quella sera, molto prima dell’apertura del nostro studio-store, a casa nostra, nell’unico momento della giornata in cui ci ritagliamo un po’ di tempo per parlare del più e del meno, e da quella sera è diventato il mio porto sicuro, la mia realizzazione lavorativa, il mio “comunque vada ho realizzato il mio sogno”. 

Ho sempre pensato che lanciarsi in proprio non fosse da tutte, ma adesso mi sono piacevolmente ricreduta e so che per me in quel momento era l’unica via, l’unica vita.

E, come al solito, avrei dovuto parlare di me e ho parlato di tutt’altro….

Teresa

Related Posts

Leave a Reply